Il bullismo nel 10° Rapporto Eurispes: un atto di accusa alla scuola
Del Rapporto sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza abbiamo scelto i capitoli sul bullismo perché i dati forniti segnano una grave sconfitta per la scuola: solo il 2,7% di adolescenti vittime di bullismo si rivolgono ai loro insegnanti.
Inghilterra: settimana contro il bullismo dal 16/11/09
Secondo una recente ricerca quasi il 50% dei quattordicenni inglesi ha sofferto di episodi di bullismo. Il 16 novembre prende avvio la settimana contro il bullismo che quest’anno è incentrata sul bullismo cibernetico, di cui i cellulari sono il principale strumento.
Gran Bretagna: bullismo a sfondo religioso.
Secondo un’indagine svolta in Gran Bretagna dalla Beatbullying charity e pubblicata il 17/11/2008, un ragazzo su quattro subisce atti di bullismo a causa della sua fede religiosa.
Il problema del bullismo deve essere chiaramente distinto da quello generale delle prepotenze – piccole o meno piccole – tra bambini o ragazzi, sulle quali stampa e tv, riferendo in modo spesso inappropriato, creano più allarme che informazione, impedendo la possibilità di farsi un’idea adeguata del problema. Non che indagini sui comportamenti offensivi, ingiuriosi, prepotenti in generale dei nostri bambini e ragazzi non siano utili e importanti. Esse possono costituire anzi una preziosa base di riferimento per l’assunzione di un orientamento educativo più mirato in una fase storica di profondo cambiamento, in cui il disorientamento valoriale sembra rappresentare un’effettiva emergenza, non sappiamo quanto grave.
Bullismo significa prepotenza, prevaricazione. Che questo problema, nel contesto così nuovo della società attuale, acquisti delle specificità che lo differenziano dal passato è scontato. Ma non è giusto dare l’impressione che con esso sia entrato in scena qualcosa di nuovo, qualcosa che, raro in passato, ora sarebbe dilagante.