Assembliamo liberamente alcune notizie tratte dal blog dell’insegnante americano Tim Walker trasferitosi in Finlandia.
Qui racconta l’esperienza della sua paternità in quel Paese e l’organizzazione del ridotto orario scolastico nella scuola primaria nonchè il tipo di attività che specifici club svolgono al pomeriggio finanziati dai Comuni con il contributo dei genitori.
Tim Walker, un maestro americano, trasferitosi con la famiglia in Finlandia, racconta ciò che più l’ha impressionato nel suo primo anno di insegnamento in una scuola di Helsinki, dove gli alunni svolgono le 9 classi dell’obbligo scolastico.
Si sofferma in particolare sui tempi distesi, intervalli di 15 minuti dopo ciascuna lezione di 45’, e sulla grande autonomia concessa agli alunni fin dalla prima elementare.
La Finlandia, sull’onda dei successi di PISA, ha imparato a “vendere” all’estero la propria immagine di Paese leader nell’istruzione. Il nuovo prodotto di esportazione è l’architettura scolastica. Dato l’interesse che l’ADI nutre per questo tema strettamente connesso all’organizzazione scolastica, Alessandra Cenerini ha curato la versione italiana della recentissima pubblicazione finlandese The best schools in the world, integralmente riportata all’interno
Un giudizo lusinghiero di N. Bottani sullo studio di G. Zagardo sulla riforma dell’istruzione e i processi di innovazione educativa in Europa, con specifico riferimento ai sistemi scolastici di Finlandia, Francia e Gran Bretagna.
Tratta dal Café Pèdagogique un’interessante intervista sulla scolarizzazione obbligatoria in Finlandia, dove la selezione nella fascia di età 7/16 è praticamente scomparsa.