La brillante relazione di R. Drago conclude gli Atti del seminario internazionale ADi 2012. Con il suo ragionare acuto ed avvincente, Drago ci porta a toccare con mano l’enorme divario creatosi fra cultura giovanile e cultura scolastica (i due “programmi”), e mette a nudo l’incapacità della scuola di parlare alle nuove generazioni. Drago tenta quindi di delineare quali punti vadano prioritariamente affrontati e cosa debba essere, con lungimiranza e coraggio, abbandonato.
Cécile Carra ha concluso la sessione “La rottura delle regole”, trattando il tema della disciplina e del clima scolastico. Quattro i temi trattati: 1) la tipologia degli incidenti disciplinari, 2) i conflitti fra norme scolastiche e codici dei giovani,3) le principali tendenze internazionali per gestire la disciplina, 4) le più importanti leve d’azioni per mantenere l’ordine e il tipo di clima che lo favorisce
Orazio Niceforo, il noto redattore di Tuttoscuola, ha affrontato in modo documentatissimo l’impegnativo argomento dei ragazzi che “sfuggono alla scuola”. La relazione è stata organizzata in due parti:1) una descrizione quantitativa del fenomeno della dispersione e degli abbandoni, operando una distinzione tra i giovani fino ai 18 anni e quelli della fascia 18-24; 2) alcune ipotesi per fronteggiare il fenomeno attraverso un’intelligente riproposizione del “doppio canale” e l’eliminazione delle bocciature.
Marcello Dei ha proposto il fenomeno del copiare a scuola in termini sociologici.
Nel corso della storia l’insegnamento delle virtù morali è variato al variare del contesto socioeconomico; nell’attuale società burocratico-aziendale-consumistica esso si è fortemente affievolito. Dei si interroga allora se il fenomeno del copiare non rientri in questo indebolimento dell’etica e non contribuisca esso stesso a perpetrare forme di raggiro delle regole, proprio quando c’è un bisogno acutissimo di rispetto della legalità.
Nel corso della 2^ sessione del seminario, sono state proiettate alcune scene del film La classe. Un modo non rituale per affrontare il tema della crescente difficoltà di costruire una buona relazione e comunicazione con gli studenti, di riuscire a coinvolgerli e appassionarli allo studio. Lo psicologo Roberto Cubelli ha introdotto e commentato il film. All’interno il video degli spezzoni del film proiettati al seminario.
P.Kelley ha lanciato un messaggio di ottimismo:”Voi siete la generazione di insegnanti che nel corso della propria vita sperimenterà la possibilità di fare riuscire tutti gli allievi.” Ha quindi trattato 4 temi:1) la nuova avvenieristica architettura della Monkseaton High School; 2) alcuni straordinari utilizzi della tecnologia; 3) il rispetto dei ritmi biologici degli adolescenti con la decisione di cominciare le lezioni alle 10; 4) un’applicazione didattica della ricerca nelle neuroscienze con l’apprendimento intervallato.
La relazione di François Dubet ha affrontato la mutazione sociologica degli studenti negli ultimi quarant’anni. La tesi di Dubet è che la massificazione dell’istruzione ha prodotto una modificazione dirompente nell’istituzione scolastica, e non può essere considerata come l’elargizione a tutti della vecchia scuola. Gli insegnanti, come categoria, non hanno ancora assunto i caratteri di questa radicalità. E’ dalla loro formazione che bisogna quindi ripartire.
Il Sottosegretario Elena Ugolini ha portato al seminario il saluto suo e del Ministro Profumo. Un saluto molto applaudito durante il quale ha toccato alcuni temi scottanti quali: la difficoltà oggi di infondere nei giovani il senso della scuola, l’incapacità dell’istruzione di essere un ascensore sociale, l’esigenza di capitalizzare il sapere professionale degli insegnanti, rispetto a cui il prossimo TFA può essere una prima occasione.
Luigi Berlinguer ci ha regalato un intervento fuoriprogramma, accolto da tutti con grandissimo entusiasmo. Il suo breve intervento ha affrontato alcune questioni chiave:1) l’educazione come acquisizione di autonomia e responsabilità, 2) il superamento dell’esclusività del ruolo dello Stato nell’istruzione, 3) l’apprendimento come ricerca permanente al pari del viaggio di Ulisse, 4) l’esigenza di una visione europea e internazionale dell’educazione
Con la relazione di Michele Pasqualotto, inizia la pubblicazione degli atti del seminario ADi del 24-25 febbraio u.s. Attraverso molteplici fonti statistiche questa prima relazione delinea le trasformazioni profonde avvenute nella popolazione giovanile dal 1971 al 2011 in molti contesti: demografia e famiglia, istruzione, mercato del lavoro, passaggio alla vita adulta, vecchi e nuovi media, amicizie reali e virtuali, atteggiamento verso la politica e le istituzioni, percezione di sé e molto altro