Il Ministro Profumo tace sullo sciopero dei COBAS contro le prove INVALSI e lascia soli i dirigenti a gestire tutta la partita. Questo silenzio è un nuovo segno preoccupante del fatto che sulle questioni fondamentali non c’è ancora consapevolezza. Così come nulla è stato detto sull’”indecoroso” concorso per dirigenti, nulla sulle sanatorie che si profilano nei concorsi per docenti, così nulla si dice ora sui tentativi di sfasciare le prove INVALSI. Eppure dirigenti, docenti e INVALSI sono oggi le questioni dirimenti se si vuole voltare pagina.
T. Pedrizzi, affronta il tema del Valore Aggiunto alla luce dei dati attualmente in possesso dell’INVALSI, ne sottolinea l’importanza pur prevedendo che, per una maggioranza di scuole, le graduatorie in valori assoluti non si discosteranno molto da quelle di Valore Aggiunto. Analizza quindi il nuovo progetto VALeS, auspicando la pubblicizzazione dei risultati delle scuole.
Pare ormai certa la duplice sostituzione di Giuseppe Cosentino:
Lucrezia Stellacci al Dipartimento per l’Istruzione; Paolo Sestito all’INVALSI.
L’ADi esprime soddisfazione per queste scelte, nella speranza che siano confermate, e rivolge ad entrambi le più sincere felicitazioni e un caloroso augurio di buon lavoro.
Rispetto alla precedente informazione si precisa che l’incarico affidato all’ex Direttore generale del MIUR Giuseppe Cosentino non è quello di nuovo Presidente dell’INVALSI, bensì di Commissario straordinario in attesa di nuova nomina del Comitato di indirizzo e del Presidente.
INVALSI. Chi va e chi viene.
Il presidente Cipollone ha lasciato definitivamente l’INVALSI il 13/03/11. L’Istituto appare sempre più precario, senza personale, senza fondi e senza presidenza. Voci danno in arrivo l’ex Direttore generale del MIUR Giuseppe Cosentino
Giampaolo Sbarra, Vicepresidente ADi, fa una lucida analisi della diffusa opposizione alle prove INVALSI nella scuola secondaria di 2° grado e spiega perché l’ADi le sostenga.
Il 10 maggio 2011 le prove INVALSI saranno estese alla 2^ classe della scuola secondaria superiore. Pur con ritardi procede anche in Italia la valutazione nazionale degli apprendimenti. All’interno tutte le indicazioni necessarie. Ci auguriamo che le scuole si impegnino per utilizzare al meglio i dati raccolti e restituiti.