Il 23/01/13 il MIUR ha inviato alle commissioni parlamentari lo schema di decreto che istituisce il TFA speciale. Un atto di gravissima irresponsabilità che pone una pietra tombale sulla possibilità di rilancio della docenza in Italia. Come estremo tentativo l’ADI ha sostenuto la diffida che un folto gruppo di iscritti al TFA ordinario ha prodotto contro il MIUR.
Rimaniamo sbigottiti di fronte a tutti i lasciapassare accordati al TFA speciale, di cui ultimo quello del Consiglio di Stato. Si tratta di un’immorale violazione dell’uguaglianza dei diritti. Contemporaneamente si butta a mare la programmazione, e attraverso nuove sanatorie si alimenta all’infinito il precariato. Ora la parola alle Commissioni parlamentari. Saprà la politica ripristinare lo stato di diritto?
Il 6/12/12 il Consiglio di Stato ha sospeso l’avvio del TFA speciale, un ulteriore percorso abilitante riservato,che pregiudicherebbe merito e programmazione, una sanatoria-beffa per tutti coloro che hanno superato la preselezione e la selezione del TFA ordinario. Ora 500 partecipanti al TFA ordinario hanno scritto una lettera, riportata all’interno,che motiva la loro forte richiesta perché tale sospensione sia definitiva.
I primi risultati della preselezione per l’accesso al TFA sono stati quelli della classe di concorso A036, Filosofia, Psicologia e Scienze dell’educazione: una strage! Ammesso complessivamente il 3,40% dei candidati e in 7 università non ammesso nessuno! Meglio fisica, matematica, scienze agrarie e arabo. I risultati impongono serie riflessioni, in primo luogo che sia evitato lo scempio del TFA riservato!
La fondazione del magnate Bill Gates sostiene da tempo lo studio di efficaci sistemi di valutazione degli insegnanti, attraverso il progetto MET.
A fine estate uscirà il rapporto completo, intanto è stata pubblicata la seconda serie di analisi incentrata sull’osservazione in classe, realizzata con videoregistrazioni esaminate da esperti. Uno studio interessante per gli “ispettori” italiani (se e quando verranno nominati), ma anche per il TFA.
Mentre si concludono nella totale incertezza le iscrizioni al TFA, sono in via di definizione alcuni decreti. Il 21 maggio è stato pubblicato in GU il DM sui 3 tipi di tutor (tutor organizzatore, tutor coordinatore, tutor dei tirocinanti), mentre è ancora in bozza il DM relativo ai requisiti che devono avere le istituzioni scolastiche sedi di tirocinio. All’interno le considerazioni dell’ADi sui DM.
“L’Italia sarebbe più forte se avesse avuto fin dal principio leggi che dettano regole e non deroghe”(Sabino Cassese). Invece la storia degli insegnanti è costellata di deroghe, che hanno annullato qualsiasi legge che abbia tentato di imprimere una svolta nella gravissima questione della precarietà. Il “TFA speciale” ( nota MIUR del 29/05/12) è l’ennesima deroga che penalizza i giovani, mortifica il merito e butta alle ortiche la programmazione.
In una recente intervista il Ministro ha esposto come si procederà dal 2012 al 2016 con TFA, abilitazioni riservate e concorsi.Si prospettano sanatorie per il conseguimento dell’abilitazione per coloro che hanno tre anni di servizio. Un pasticciaccio mescolato al TFA. Poi due concorsi consecutivi, il primo per chi è già abilitato, il secondo per chi si abilita con TFA e sanatoria. All’interno la presidente dell’ADi ne discute con Rosario Drago.
Il 12 aprile le organizzazioni sindacali hanno avuto un incontro presso il MIUR, durante il quale hanno trattato anche di reclutamento. Ciò che traspare dai comunicati sindacali è la richiesta di nuove sanatorie che si affiancherebbero a un immediato concorso e al TFA. Regna su tutto un’enorme confusione. Sarebbe un ennesimo affossamento del merito e un ennesimo scollamento fra formazione e reclutamento. Bisogna fare subito chiarezza. All’interno spieghiamo “perchè”
La Presidente dell’ADi ha intervistato il Sottosegretario Elena Ugolini su due temi scottanti:l’avvio del TFA e il collegamento fra questo e il reclutamento. All’interno notizie sulle prove di accesso al TFA e l’impegno del Sottosegretario perché i bandi definiscano impostazione e criteri omogenei sul territorio nazionale. Nulla ancora sul concorso, ma l’impegno per un Rapporto che, a partire dall’analisi del mercato del lavoro dei docenti, aiuti a trovare soluzioni efficaci.