Non ci voleva un’intelligenza superiore per capire che sulla mancata pubblicazione dell’intera batteria di test con risposte, sarebbe prosperata la solita attività lucrativa sulle spalle dei 321.000 candidati. Così è stato e con una tempestività tale da suscitare dubbi sulla presenza di una talpa al MIUR. Cosa aspetta ancora il Ministro ad ordinare ai suoi dirigenti di diffondere “gratuitamente” l’intero pacchetto, come chiediamo da sempre?
Finalmente incognite e dubbi sono giunti al termine. Il 27, rispettando i tempi, il MIUR ha pubblicato il calendario, le sedi d’esame, l’archivio dei 3500 test con soluzione ed un esercitatore con 70 pacchetti di 50 test l’uno, che simulano esattamente la prova d’esame.
Secondo indiscrezioni, la batteria di 3500 test che saranno pubblicati il 27 novembre non porterà le risposte corrette. Questa notizia ha scatenato l’ira dei candidati. Se questa informazione dovesse essere vera, e con essa lo stravolgimento delle regole, il MIUR starebbe davvero facendo di tutto per esasperare gli animi.
Il Ministero ha reso noti i dati relativi alle domande di partecipazione al concorso a cattedre: una valanga, 321.210 per 11.542 posti! In maggioranza donne e non iscritti alle GAE. Elevata l’età media dei candidati quasi 40 anni. Al Sud il record dei candidati. Ancora una volta la scuola si pone come l’illusorio rifugio della precarietà.
Non siamo un paese normale. E’ possibile che in tutti i tre ultimi concorsi banditi dal MIUR ci siano errori grossolani? Questo concorso a cattedre, emanato dopo 13 anni dall’ultimo, non solo non è stato aggiornato secondo quanto stabilito da una legge dello Stato di 5 anni fa, ma addirittura reca errori nel bando, costringendo il MIUR a rettifiche nella GU del 9 ottobre.
Il 24 settembre è uscita nella Gazzetta Ufficiale l’indizione del concorso a cattedre.
All’interno tutte le indicazioni relative a posti, requisiti d’ammissione, scadenze, prova preselettiva, prove scritte e orali, programmi.
Cenerini e Drago illustrano e commentano il concorso per i docenti il cui decreto di indizione dovrebbe uscire il 24 settembre p.v. Un concorso che avrebbe dovuto svecchiare la classe docente italiana e che invece sbatte la porta in faccia ai giovani. I posti a concorso spalmati su tre anni azzerano anche l’ipotesi dell’indizione di un altro concorso in primavera. Tutte le info all’interno.
In una recente intervista il Ministro ha esposto come si procederà dal 2012 al 2016 con TFA, abilitazioni riservate e concorsi.Si prospettano sanatorie per il conseguimento dell’abilitazione per coloro che hanno tre anni di servizio. Un pasticciaccio mescolato al TFA. Poi due concorsi consecutivi, il primo per chi è già abilitato, il secondo per chi si abilita con TFA e sanatoria. All’interno la presidente dell’ADi ne discute con Rosario Drago.
Il 12 aprile le organizzazioni sindacali hanno avuto un incontro presso il MIUR, durante il quale hanno trattato anche di reclutamento. Ciò che traspare dai comunicati sindacali è la richiesta di nuove sanatorie che si affiancherebbero a un immediato concorso e al TFA. Regna su tutto un’enorme confusione. Sarebbe un ennesimo affossamento del merito e un ennesimo scollamento fra formazione e reclutamento. Bisogna fare subito chiarezza. All’interno spieghiamo “perchè”
La Presidente dell’ADi ha intervistato il Sottosegretario Elena Ugolini su due temi scottanti:l’avvio del TFA e il collegamento fra questo e il reclutamento. All’interno notizie sulle prove di accesso al TFA e l’impegno del Sottosegretario perché i bandi definiscano impostazione e criteri omogenei sul territorio nazionale. Nulla ancora sul concorso, ma l’impegno per un Rapporto che, a partire dall’analisi del mercato del lavoro dei docenti, aiuti a trovare soluzioni efficaci.