Un libro ed un convegno di TREELLE sulla Istruzione Tecnica
A che punto è la Istruzione Tecnica?
Se lo è domandato un Convegno di TREELLE – Fondazione Rocca tenutosi a Milano il 18 novembre 2015, in occasione della presentazione della ricerca “Innovare l’Istruzione Tecnica Secondaria e Terziaria”. Tiziana Pedrizzi e Francesco Stucchi hanno partecipato a nome dell’ADI e ne hanno fatto un resoconto commentato, che è pubblicato all’interno.
Il 20/11/15 ha avuto luogo al MIUR l’incontro sulla delega relativa alla Revisione dei percorsi dell’istruzione professionale, nel rispetto dell’articolo 117 della Costituzione, nonché raccordo con i percorsi dell’istruzione e formazione professionale. Cenerini ha rilevato come i contenuti della delega siano molto “timidi”, mentre la materia richiede interventi coraggiosi, considerato che l’istruzione professionale statale è oggi una finzione: l’omologazione degli Istituti tecnici, solo di “rango inferiore”. All’interno le proposte che ADi fa da tantissimi anni.
IeFP: il costo della “sussidiarieta’ invertita”
Giacomo Zagardo, autore insieme a G.M. Salerno della recente pubblicazione ISFOL “I costi della IeFP- Un’analisi comparata tra Istituzioni formative regionali e Istituzioni scolastiche statali”, ha scritto per ADi un interessante articolo in cui mette in risalto i punti salienti dello studio svolto. Si ricavano motivi in più per mettere mano a tutto il settore dell’istruzione professionale statale, come da anni chiede ADi.
Le iscrizioni mostrano qualche inversione di tendenza. Sembra arrestarsi la folle corsa ai licei, mentre al loro interno prevalgono quelli penalizzati dalla riforma: il liceo scientifico delle scienze applicate e quello economico. La cosa più eclatante rimane il calo dei professionali. L’ADi ribadisce l’esigenza di una loro veloce unificazione con la formazione professionale.
Norberto Bottani ci propone un articolo pubblicato sull’ Observatoire des inégalités, che fa risalire il declassamento dell’istruzione professionale in Francia (ma la situazione è uguale in Italia) all’impostazione sbagliata della scuola media unica, modellata a somiglianza dell’antico ginnasio, con la valorizzazione dei saperi culturali generali, “accademici”, e la marginalizzazione di quelli pratici applicativi.
La nostra breve nota Regolamento recante linee guida su istruzione tecnica e professionale. Parole, parole, parole…, riprodotta nella newsletter del 2 ottobre u.s., ha ricevuto una risentita critica da parte della Dott.ssa Maria Grazia Nardiello, ex Direttore generale per l’istruzione e formazione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni, ora Capo Segreteria del Sottosegretario Elena Ugolini, che doverosamente pubblichiamo insieme alla risposta della presidente dell’ADi Alessandra Cenerini. La lettera della Dott.ssa Nardiello indirizzata ad Alessandra Cenerini La risposta della presidente dell’ADi, Alessandra Cenerini Alcune analisi ed elaborazioni ADi su istruzione tecnica e professionale e apprendistato
Il 26 settembre lo Stato, le Regioni e le Autonomie locali hanno raggiunto un’intesa per dare attuazione all’articolo 52 della legge n.35/2012. Continua una farraginosa produzione di norme, mentre è sempre più drammatica la situazione dell’istruzione professionale in Italia a tutti i livelli. Sono solo “Parole, parole, parole….”
Al MIUR una ventata di profumo!
L’ADi saluta con gioia l’affidamento del MIUR a un ingegnere. Una ventata di profumo che risana l’aria di un luogo ammorbato da una cultura vetero letteraria e giuridica, burocratica e bizantina. Nell’augurare buon lavoro, l’ADi auspica che il ministro,in questo momento, faccia proprio il motto Less is better, e indica 2 questioni indilazionabili.
Si è concluso il 9 ottobre u.s. a Londra il campionato mondiale World Skills International a cui hanno partecipato i giovani qualificati e diplomati in percorsi di FP o apprendistato di 51 Paesi. Per l’Italia solo il Sud Tirolo, a riprova della nostra assoluta “indifferenza” verso questo settore
T.Pedrizzi illustra i recenti Accordi Stato/Regioni con cui nell’a.f. 2011-12 sarà messa definitivamente a regime l’Istruzione e Formazione Professionale. Un commento di speranza verso questo settore strategico, ma insieme carico di dubbi per gli ostacoli che ancora si frappongono.